A fine autunno del 1964 Gian Maria Volonté tornò a condurre da regista il Teatro Scelta per rappresentare Il Vicario riadattato dall’amico Carlo Cecchi. L’editore Giangiacomo Feltrinelli, che aveva pubblicato l’opera in Italia, acconsentì alla trasposizione, consapevole che l’evento avrebbe fatto scalpore.
Nel gennaio 1964 Gian Maria Volonté costituì una compagnia di teatro militante con Carlo Cecchi, Claudio Meldolesi, Carla Gravina e altri amici, molti dei quali provenienti dall’Accademia. Insieme presero parte a una serie d’incontri nell’appartamento dell’intellettuale Franco Prattico e di sua moglie, la pittrice e coreografa Elvira De Luca. Prattico, all’epoca scrittore e cronista a «l’Unità», contribuì dal punto di vista ideologico e letterario collaborando alla stesura di un manifesto chiamato Teatro Scelta.