Non è un caso dunque che la biografia “Gian Maria Volonté” sia nata in quella che è anche la mia città, passeggiando tra le strade che videro Volonté bambino, e poi giovane e inesperto attore. In questa pagina riporto in breve la sua vita, per quelli che vorranno approfondire rimando al mio libro edito da add editore nel 2018.
«Serio, riservato e con una forte interiorità; ma Gian Maria è stato anche un uomo vulnerabile, bisognoso di conferme», scrive Stefano Loparco nel libro L’ultimo sguardo. Vita e morte di Gian Maria Volonté in uscita in questi giorni di dicembre per le Edizioni Bietti con un’introduzione di Ilaria Floreano. Loparco dice molto senza avere la presunzione di raccontare tutto, scava nell’animo dell’attore e spinge il lettore a riflettere sull’ultimo tratto di strada percorso da Volonté. L’ultimo sguardo è un libro necessario, da leggere.
Martedì 6 dicembre 1994 alle 11:40 una cameriera trovò il corpo di Gian Maria Volonté riverso a terra nella sua camera d’albergo. Gian Maria era arrivato a Mostar a fine novembre nel 1994 per lavorare al film Lo sguardo di Ulissedi Theo Angelopoulos. La città era dilaniata dalla guerra.
BOSNIA-HERZEGOVINA. Mostar. December 1994. Italian actor Gian Maria VOLONTE during the shooting of the film ‘Ulysse’s Gaze’, directed by Theo ANGELOPOULOS.
«Volonté è stato protagonista indiscusso di una stagione del nostro cinema singolarmente interessante, dialettica, combattuta, viva e questo volume ha lo scopo di celebrarlo». Inizia con queste parole il libro Gian Maria Volonté. L’immagine e la memoria a cura di Valeria Mannelli, uscito da poche settimane, rivisto e ampliato rispetto alle due edizioni precedenti, grazie al sostegno del Museo Nazionale del Cinema di Torino che conserva l’archivio personale dell’attore.
Carla Gravina nasce a Gemona del Friuli il 5 agosto del 1941. Trascorre l’infanzia in Friuli, prima di trasferirsi a Roma all’età di dodici anni. Tre anni più tardi esordisce in Guendalina di Alberto Lattuada. Nello spazio di pochissimi anni diventa una delle attrici più promettenti del cinema italiano lavorando per Alessandro Blasetti, Mario Monicelli, Mario Soldati, Carlo Lizzani, Mario Camerini e Luigi Comencini. Il 5 luglio del 1960 debutta in teatro con Romeo e Giuliettadi Franco Enriquez.
Nel novembre del 1957, durante una delle repliche teatrali della Fedra al Sant’Erasmo di Milano, Gian Maria Volonté conobbe Tiziana Mischi, un’attrice di vent’anni che aveva appena finito la scuola del Piccolo Teatro. Fra i due nacque subito una forte complicità e iniziarono una relazione che portò i due al matrimonio.
Gian Maria Volonté, neo consigliere regionale del PCI, eletto alle elezioni del giugno del 1975, racconta dalle pagine dell’Unità la nascita di un vasto movimento popolare a Primavalle e a Trastevere per l’istituzione di centri culturali polivalenti.
Il 10 giugno del 1963 Carla Gravina, Ilaria Occhini, Corrado Pani, Luca Ronconi e Gian Maria Volonté annunciarono la costituzione di una compagnia di prosa. Nelle prime intenzioni di quelli che la stampa definì i Nuovi Giovani c’era l’obiettivo di valorizzare i commediografi italiani. La compagnia cominciò, dentro un piccolo teatro romano, le prove di due commedie di Carlo Goldoni: La putta onorata e La buona moglie, fuse insieme in un unico spettacolo.
Il Teatro di strada vive a Roma da tre anni. E’ nato come necessità di portare il teatro politico nelle strade e nelle piazze e in tutti quei luoghi dove è presente il conflitto tra capitale e lavoro. Sono stati fatti da tre anni a questa parte trentadue interventi. I più clamorosi: alla Stazione Termini, sul problema dell’Apollon, davanti alla Rinascente sul consumismo, nel 1968; a Trastevere sul problema degli sfratti, nel 1969; e davanti al Parlamento sull’invasione della Cambogia nel 1970. Più volte è intervenuta la polizia per bloccare l’azione teatrale.