Gian Maria Volonté e altre storie

A proposito di San Valentino

A proposito di San Valentino, a proposito di storie, più o meno d’amore. Un milione di anni fa, beh non proprio, ma quasi, persi la testa per una ragazza conosciuta a un concerto. Ci presentammo, scambiammo due parole. Lei aveva un sorriso da ergastolo e gli occhi un po’ malinconici, quelli che ti fanno pensare di poterli riempire di felicità, anche se poi non è mai così facile.
San Valentino

Le chiesi dove abitasse. Restò sul vago. Barriera di Milano, disse, come se un borgo di cinquantamila abitanti non fosse un mondo intero.
Il giorno dopo, senza pensarci troppo, saltai sulla bici e partii da Grugliasco. Diciassette anni, il cuore che batteva più forte delle ruote sull’asfalto. Girai il quartiere come un esploratore senza mappa, con l’unico indizio di un nome e di un sorriso.
E alla fine la vidi. Stava entrando nel portone di un condominio con un’amica. Mi fermai, esitai. Poteva essere l’inizio di una grande storia d’amore.
E invece fu un calesse.
Non ricordo esattamente perché. Forse perché quando la chiamai, lei mi guardò con sorpresa ma senza quel luccichio negli occhi che speravo. O forse perché, semplicemente, certe storie sono destinate a rimanere solo belle scene iniziali di un film che nessuno gira mai.
Ci rivedemmo, parlammo ancora un po’, ma il vento di quel giorno portò via l’incanto. Tornai a casa pedalando piano.
Eppure, a ripensarci oggi, in quel viaggio folle e senza garanzie, c’era più amore di quanto credessi.
Exit mobile version